sabato 10 ottobre 2009

la scommessa del sabato

Pubblicato da Micha Soul alle sabato, ottobre 10, 2009


Mio marito è tornato a casa stamattina alle 7.30 dopo aver suonato a Milano per una serata in onore di Abba, un ragazzo di soli 19 anni ucciso a sprangate per motivi futili: si pensava avesse rubato l'incasso di un bar.
Alle 11.30 ci siamo alzati, dopo esserci coccolati e crogiolati fra le lenzuola, abbiamo consumato il nostro solito crunch del sabato e abbiamo optato per una bella passeggiata nel centro della nostra amata Bologna. Ammetto di essere fortunata ad aver un marito che non necessita per forza della sua pasta al ragù delle 13.00, obbligatoriamente seduto davanti alla tv, con tanto di pisolino pomeridiano. 

Siamo usciti di casa alle 12.30 e alle 13.00 avevamo già trovato parcheggio in una Bologna ancora vivibile. L'ora ideale per fare shopping.
Erano mesi che non mi permettevo una dose di sano "lèche-vitrine", ma la consapevolezza di avere ancora molte spese da saldare questo mese non mi rallegrava più di tanto la giornata. Ero quasi sicura che alla fine mi sarei portata a casa un accessorio da dieci euro e un pizzico di invidia verso le migliaia di ragazzine con pacchi, pacchettini, appena uscite dai vari Scout, H&M, Zara, Sisley e co.

Invece, LUI, forse per pena, forse per il senso di colpa scaturito dal suo assenteismo dell'ultimo periodo, mi ha concesso un bonus da spendere di 50 euro!
CINQUANTA EURO! e che cosa ci comprerai mai con cinquanta euro al giorno d'oggi, chiederete voi?
Questa è stata a mia scommessa di oggi. Comprare intelligentemente qualitativamente e quantitativamente con soli cinquanta miseri euro.

Prima tappa: il famosissimo mercatino di Bologna chiamato "La Montagnola" situato in Piazza VIII Agosto e nel Paco della Montagnola. Solitamente ho una specie di allergia verso i mercati, specie se fa caldo e se è affollato, ma la nostra fortuna è stata quella di arrivare ad un orario tattico e di trovare ancora bancarelle semi-vuote. Avevo già in mente che cosa avrei cercato in quel mercato: una paio di stivali. Ne immaginavo sia il colore che il materiale. Non so come, ma ho un dono particolare che fa sì che io riesca a materializzare nella mia mente quale tipo di oggetto mi servirebbe per creare il mio stile personalizzato. Non sono una da mode, non seguo le tendenze del momento, la mia moda la creo su di me, a seconda del mio corpo e dei miei colori del viso e degli occhi. A seconda del mio umore, della musica che sto ascoltando. Sono caledoscopica da quel punto di vista, non amo fossilizzarmi in un unico genere. 

Ad ogni modo, ho la fortuna di essere magra e di poter evitare di spendere cifre improponibili per vestirmi. 

La parola chiave è: riciclare.

Non butto via niente. Ho magliette ancora integre di quando avevo 17 anni e ogni anno posso tirarle fuori, abbinandole in maniera diversa e rendendole sempre attuali. Non sono una fashion addicted, ho solo ereditato da mia madre ciò che chiamano estro.

Dopo aver girato due bancarelle di scarpe, ecco il colpo di fortuna! IL paio di stivali che cercavo, a soli 29 euro. Li guardo, li tocco e mi dico che non è possibile, costano troppo poco, saranno scadenti, come minimo perdo il tacco dopo un'ora che li indosso, ma ho fretta e tutto sommato anche se non è vero cuoio, le prendo lo stesso, tanto quel che conta è la comodità (e c'è tutta) e lo stile (idem). 

Mentre ci dirigiamo verso la seconda meta, ne tiro fuori uno dal sacchetto e noto un cartellino con un prezzo: 79 euro. Un altro cartellino attaccato allo stivale con scritto vero cuoio. Incredibile! poi capisco. Sul lato interno del tacco destro vi è un piccolissimo ed impercettibile segnetto. Erano fallati. Ma un "fallo" tutto sommato più che accettabile!

Meta numero due: Pull And Bear. Io adoro quel negozio, per chi ha occhio, si riescono a fare degli affari incredibili. Il mio più bel paio di jeans viene da lì, li pagai 40 euro e li sto portando addosso in questo momento, vita bassa, strettissimi e quasi elasticizzati sulle gambe ma non lì dove potrebbe far male alla nostra "femminilità". 

Un lavaggio vintage ed una forma che disegna alla perfezione la silhouette, senza tasche ingombranti né cuciture fastidiose.

Quello che cercavo era appunto un secondo paio di jeans simile, poiché questo prima o poi inizierà a camminare da solo. Li vedo in vetrina, 35 euro. Aia!, mio marito mi guarda e mi dice: stiamo sforando. Io non lo ascolto, sticazzi della scommessa, penso. Li porto con me nel camerino, li provo, sono loro!! perfetti, ancora più beli di quelli che indosso perché hanno la vita leggermente più alta e sono più sottili, ecco i leggings effetto denim che cercavo su Laredute.it ma che ho dovuto rendere perché orribilmente obrobriosi!.
E poi vuoi mettere la cerniera che chiude il jeans sul polpaccio? stilosissima! 

Siamo in fila, ci guardiamo attorno, io abbraccio LUI come avrebbe fatto una ragazzina che sta per andare a vedere "Save the last dance" al cinema. E i miei occhi si fermano sul reparto accessori, vicino alla cassa, e lì vedo un cappello, IL capello. Faccio un balzo e me lo misuro, mentre LUI dalla fila scuote la testa sussurrando: 
"no, ora stai esagerando". 
"Dai amore!! guarda come mi sta bene, lo sai quanto li sfrutto i cappelli !!"
"No, mi spiace ma non è giusto, avevamo detto 50 euro a testa, e tu stai già sforando senza il capello". 

Lo rimetto apposto, e torno in fila col muso. E' il nostro turno, pago e la commessa con mia sorpresa annuncia "19 euro e 90"!! siiiiiiii! che culo!!! "bhè amore, ormai i cinquanta euro erano diventati sessanta nella nostra testa no?, tanto vale che i dieci euro restanti li spenda nel capello"!
E così mi sono portata a casa tre capi per soli 60 euro, ma nel pagare una delle commesse del negozio mi riconosce, conosce il gruppo e i nostri brani, mi fa i complimenti e mi regala una collana mettendola nel sacchetto di nascosto, una collana che portava il cartellino con scritto 10 euro. Io ero allibita, e quasi quasi non riuscivo ad accettare questo suo regalo, ma lei con una inspiegabile ammirazione negli occhi mi fa "non ti preoccupare, li metto io in cassa dieci euro, ma è un mio onore farti un regalo! basta che la indossi al prossimo live...". Sarà fatto, lo giuro.

Ci sono giorni in cui mi dico che da lassù qualcuno si diverte a farmi piangere un giorno e sentirmi la donna più fortunata del mondo il giorno dopo....riescono a farmi passare dall'inferno al paradiso senza che io mostri loro il biglietto per l'uno o per l'altro posto.

Quindi signori e signore, scommessa vinta e con questo post posso testimoniare che con pochi euro, molto occhio e qualche ammiratrice segreta, si riescono ancora a fare acquisti dignitosi e stilosi:






EPILOGO:
Lui ha speso 140 euro in un negozio di street-wear per tre maglie DI MARCA. Poi dicono di noi donne. In cambio, domani cucinerà lui per i miei suoceri che ha pensato bene di invitare a pranzo!! Tutto sommato mi è andata bene!

2 commenti on "la scommessa del sabato"

Lindalov on 11 ottobre 2009 alle ore 21:11 ha detto...

stavo per dire: FOTO! FOTO! FOTO! Poi eccotela, in fondo.
Sì, ottimi acquisti!

Vale on 12 ottobre 2009 alle ore 09:15 ha detto...

Credo che alla fine quella che dei due c'ha guadagnato di piu' sei stata proprio te!!..complimenti per gli acquisti! Un abbraccio

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