mercoledì 2 giugno 2010

La mia passione per R. (vietato ai minori di ? anni)

Pubblicato da Micha Soul alle mercoledì, giugno 02, 2010 6 commenti
Medito su questo post da diverso tempo ma il dedicarmi a questo argomento necessitava l'assenza di mio marito e molto tempo a mia disposizione. Premetto che anche a trentadue anni, laurea in mano e spiccata vena artistica (anticonformismo incluso), una donna può essere vittima di una debolezza da casalinga disperata, da groupie ossessiva, da adolescente in calore.
La mia debolezza in questione ha un nome e un cognome, che mentre lo pronunciate dovete sforzarvi ad usare l'accento londinese: ROBERT PATTINSON.
Questo ragazzo dai lineamenti slavati, dalla pelle rosea e dagli atteggiamenti a volte impacciati, mi era già capitato di vederlo in alcuni filmetti ma non aveva mia catturato la mia attenzione proprio perché il modello di bellezza britannica non mi ha mai fatto impazzire. Il mio genere è (era) un Fabrizio Corona e ho detto tutto. Poi arriva il boom di questa saga di vampiri che han fatto impazzire le teeneger (ma non solo) di mezzo mondo e da vera controcorrentista, mi sono rifiutata di leggere i libri e di dedicare il mio tempo alla visione di un film che già dal trailer mi pareva una cazzata. In quel periodo le foto di questo pseudo-vampiro apparivano ovunque e più mi ci cascava l'occhio, più mi chiedevo come potessero le generazioni di oggi, sentir muovere i loro ormoni per un tipo così insulso.
Ecco, fin qui ho descritto la mia fase razionale, critica e dominata dal buon senso pre-ossessione.

Poi arriva il mostro SKY a casa nostra, non volendo piegarci al mediaset premium di Silvio e volendo trovare una soluzione alla spazzatura proposta dalla TV via cavo.
Una delle tante sere in cui Sky cinema faceva da sottofondo, mi accorgo che è da poco iniziato questo famoso Twilight. Ancora con l'asciughino in mano mi appoggio col culo al bracciolo del divano, come ipnotizzata da ciò che sta per accadere. E lì, capisco.

Mi è bastata l'entrata di questo vampiro dal nome Edward per capire. Certo, le lenti a contatto, il filtro colore usato in post-produzone, il movimento rallentato della macchina da presa....tutto ciò rende quell'attimo uno squilibrio fra ragione e follia e mette in funzione un meccanismo ormonale per il quale una donna si sente irremediabilmente attratta da quell'essere. Ma non è solo una questione di vampiri, non è il suo pallore (figuriamoci), non è la sua altezza, né il suo movimento nell'eseguire quell'entrata magistrale. E' lo SGUARDO.
Uno sguardo languido che dura tutto il film. Quella voglia di possedere la sua donna che non lo abbandona mai, anche nelle scene più lenti ed insignificanti, lui la guarda (ti guarda) e tu non vorresti far altro che toccarlo, baciarlo, sentire il suo odore e vedere di cosa è capace un vampiro dalle labbra rosse e la pelle bianca. Più tardi ti ritroverai a mandare indietro il DVD comprato pochi giorni dopo, e a metter pausa sul punto in cui avviene il bacio tanto atteso. E con la fantasia immagini il resto. Ripetutamente. Fino a far impazire il lettore.
Ecco, questo è il primo approccio al film e l'inizio di un'ossessione. Molto simile a quella che già conobbi con Patrick Swaize in Dirty Dancing e con Johnny Depp in .... no vabbhè, la mia ossessione per Johnny dal suo primo telefilm ad oggi è inarrivabile.

Finito il film, rimani un pò così. Non tanto per la voglia di sapere che cosa capiterà alla storia d'amore improbabile che vede questa ragazzina stupida e senza personalità innamorarsi (ed essere ricambiata!!!) di un etereo essere dalla forza incredibile e con la capacità di leggerti nel pensiero (sco**mi Robert, sc**ami!!). Rimani così perché non capisci come tu possa avere addosso ancora quella sensazione di insaziabilità, di amplesso lasciato a metà. Sogni ad occhi aperti il seguito ma al posto di Bella ci sei tu e tu non aspetti altri due volumi per portartelo a letto!
Finito il momento adolescenziale, spegni la tv e pensi che il giorno dopo avresti comprato new moon da mediaworld. Se non altro per rivederlo. Devi rivedere Edward. Peccato che al posto suo ti subisci un licantropo tutto muscoli che niente ha a che vedere con l'oggetto del tuo desiderio. Nisba, questa tua sete non passa, ti sembra di rivivere un romanzo francese ottocentesco, quella passione platonica per un essere irraggungibile che ti fa arrossire e sudare. Poi arriva il punto in cui dici a te stessa: "dai sù, ora basta, è solo un film, lui è un attore e dal vivo non ha niente a che fare con questo immaginario". Per rafforzare questa tua tesi salvavita, inizi a digitare il suo nome ovunque alla ricerca di un elemento che come per magia metta un punto a questa guerra fra realtà e fatasia. Non puoi pensare di diventare famosa per riuscire ad avvicinarlo, e no, non puoi nemmeno pensare che vi sia un perché in tutto ciò, un legame fra voi due che vi permette di comunicare con la forza del pensiero. Google non fa altro che generare in me una serie di sentimenti di odio verso la sua compagna sul set che con il suo visino da adolescente del mississipi (non so perché, ma mi sono sempre immaginata che le ragazze del misissipi avessero quel genere di viso lì) rischia di aumentare la mia natura competitiva quand c'è di mezzo un uomo che mi piace e che considero già mio. A quel punto digito il suo nome su youtube e mentre la mia connessione mi ricorda i tempi in cui collegavo il mio portatile al telefono fisso di casa e il contascatti faceva tic, tic, tic, penso che vi troverò un sosia di un dei miei primissimi ragazzi, un Irlandese dai denti giallognoli e capelli unti, come minimo mentre parla emana un odore acidulo di birra e non vi è traccia nei suoi vestiti di alcuna fragranza maschile se non quella della sua ascella facilmente emotiva. Prima che si apra la schermata con i risultatati già mi vedo a pentirmi di questa mia voglia di disinfatuarmi. Era tanto bello fare sesso con mio marito pensando di essere una futura Cullen.
Ma ecco che come per magia si aprono le ottocento pagine, guardi un'intervista a caso, ne guardi una seconda, una terza, cinquanta, cento, ti si scarica la batteria del macbook anche se sei collegata alla presa della corrente e tu sei sempre più cotta e osessionata. Perché se il suo lato vampiresco sul grande schermo ti muove l'ormone, quel suo modo di parlare, di essere timido e impacciato, quel suo humour ingelse che finora vedevi addosso solo al tuo amato Hugh, specie se alternati con una posa da macho mancato e da un'inquadratura sugli occhi incredibilmente perforanti, ti fanno pensare che se un giorno tu dovessi mai diventare vedova, l'unica tua ragione di vita sarà il poterlo conoscere. Solo conoscere... "Tanto poi diventa mio"

Dpo qualche settimana, e dopo aver capito dallo sguardo di tuo marito che veder scritto Robert Pattinson nell'historical di tutti i siti visitati nell'ultimo mese sta rasentando il ridicolo, ecco che sta per spegnersi la fase ossessiva e torni alla realtà.
Ti dici che tuo marito oltre ad avere una dote non svelabile (...è un bravo cuoco...), ha anche un lato artistico che ti fa impazzire e che la musica vi unisce al punto tale da non poterti immaginare con un'altra persona che non sia lui. Vuoi mettere la musica contro il cinema? Naaaa, per me è troppo importante. Robert, mi spiace ma hai vita breve.







Ecco, poi un giorno capito su questo.

Una voce.

La sua.





Mentre ascolto il brano per la settecentesima volta, sto già iniziando a pianificare l'omicidio di mio marito.


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Che poi come minimo, ha un pisellino piccolo piccolo. Ma a noi piace immaginarlo un Rocco Siffredi 2.
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