Sentirsi diverse è sentirsi sole anche quando si è in compagnia. Specie se in compagnia di persone diverse da te. Non migliori o peggiori ma diverse. E’ una questione di prospettiva,. All’inizio pensi che gli altri siano diversi, poi capisci che gli altri sono uguali fra loro e tu sei diversa, ma uguale a pochi.
Sentirsi diverse è lavorare fianco a fianco con due, quattro, sei colleghe da 5 anni e non esser mai stata invitata a casa loro. Le uniche che c’hanno provato, l’hanno fatto per compassione o buonismo, ma i miei sforzi di risultare simpatica si sono rivelati vani e a dire il vero non è che mi sia divertita più di tanto. Essere diversi è non divertirsi in discoteca perché c’è troppa gente, meglio ballare a casa, da soli o con la persona che ami. E’ avere poche amiche, vere amiche, amiche che ti amano con tutto il loro cuore, ma non riuscire a ricambiare queste dimostrazioni di amicizia. E sono vere amiche, perché accettano la mia diversità e mi amano anche così. Essere diverse è vivere in costante oscillazione fra il sentirsi superiori e il sentirsi sfigati.
Forse essere diversi equivale semplicemente ad essere superiormente sfigati.
Essere diverse è non tollerare ciò che vedi intorno a te e non capire perché tutti amano ciò che tu odi e viceversa. E’ il rifiuto incontrollabile della conformità dell’essere umano a ciò che impone la società. Essere diverse è probabilmente equivalente ad essere anti-sociali. Essere diverse è aver letto una sola volta il Misantropo di Molière ben 15 anni fa e portare ancora le cicatrici che mi han lasciato sul viso quelle lacrime acide. Alcuni libri sono pericolosi perché spesso rivelano ciò che non conosci ancora di te stesso.
Essere diverse è sperare che un giorno tua figlia sia diversa da te e uguale a loro perché probabilmente soffrirà di meno. Vorrei potergli proibire tutto ciò che faranno i suoi compagni di scuola, i videogiochi, la TV, il telefonino e le scarpe firmate, ma non solo finirebbe un giorno per odiare sé stessa, ma odierebbe anche me. Allora lascerò che sia lei stessa a trovare il suo posto. Se con i diversi o con i conformi. Potrebbe anche diventare una diversamente conforme e quella forse è la giusta misura. Tornerà a casa e mi parlerà di Tessa che ha uno zaino ipù bello del suo e che il sabato invece di studiare è andata a fare i provini per Amici, poi mi dirà che è meglio studiare ed avere un pezzo di carta in mano, io la guarderò e le dirò la verità.
Che con un pezzo di carta in mano farai felice il tuo spirito, ma se entrerai nelle grazie della De Filippi, farai felice il portafogli. E oggi, dello spirito chi se ne frega.
Ma lei, essendo parte dei diversamente conformi, mi tranquillizzerà e mi dirà che vorrebbe essere come me. Che anche lei preferirebbe esprimere la sua arte in maniera autentica, senza piegarsi all’industria televisiva, discografica e mediatica. Ma che a differenza mia, farà finta di essere una conforme per farsi furba e andare avanti verso il suo obiettivo.
Essere diverse equivale ad essere codarde e a nascondersi dietro a tante scuse, ma in realtà riflette la paura che abbiamo del mondo e di chi ne è al timone.
Essere diverse però ha il suo vantaggio. I momenti in cui ti senti felice, voli più in alto degli altri.
Sentirsi diverse è lavorare fianco a fianco con due, quattro, sei colleghe da 5 anni e non esser mai stata invitata a casa loro. Le uniche che c’hanno provato, l’hanno fatto per compassione o buonismo, ma i miei sforzi di risultare simpatica si sono rivelati vani e a dire il vero non è che mi sia divertita più di tanto. Essere diversi è non divertirsi in discoteca perché c’è troppa gente, meglio ballare a casa, da soli o con la persona che ami. E’ avere poche amiche, vere amiche, amiche che ti amano con tutto il loro cuore, ma non riuscire a ricambiare queste dimostrazioni di amicizia. E sono vere amiche, perché accettano la mia diversità e mi amano anche così. Essere diverse è vivere in costante oscillazione fra il sentirsi superiori e il sentirsi sfigati.
Forse essere diversi equivale semplicemente ad essere superiormente sfigati.
Essere diverse è non tollerare ciò che vedi intorno a te e non capire perché tutti amano ciò che tu odi e viceversa. E’ il rifiuto incontrollabile della conformità dell’essere umano a ciò che impone la società. Essere diverse è probabilmente equivalente ad essere anti-sociali. Essere diverse è aver letto una sola volta il Misantropo di Molière ben 15 anni fa e portare ancora le cicatrici che mi han lasciato sul viso quelle lacrime acide. Alcuni libri sono pericolosi perché spesso rivelano ciò che non conosci ancora di te stesso.
Essere diverse è sperare che un giorno tua figlia sia diversa da te e uguale a loro perché probabilmente soffrirà di meno. Vorrei potergli proibire tutto ciò che faranno i suoi compagni di scuola, i videogiochi, la TV, il telefonino e le scarpe firmate, ma non solo finirebbe un giorno per odiare sé stessa, ma odierebbe anche me. Allora lascerò che sia lei stessa a trovare il suo posto. Se con i diversi o con i conformi. Potrebbe anche diventare una diversamente conforme e quella forse è la giusta misura. Tornerà a casa e mi parlerà di Tessa che ha uno zaino ipù bello del suo e che il sabato invece di studiare è andata a fare i provini per Amici, poi mi dirà che è meglio studiare ed avere un pezzo di carta in mano, io la guarderò e le dirò la verità.
Che con un pezzo di carta in mano farai felice il tuo spirito, ma se entrerai nelle grazie della De Filippi, farai felice il portafogli. E oggi, dello spirito chi se ne frega.
Ma lei, essendo parte dei diversamente conformi, mi tranquillizzerà e mi dirà che vorrebbe essere come me. Che anche lei preferirebbe esprimere la sua arte in maniera autentica, senza piegarsi all’industria televisiva, discografica e mediatica. Ma che a differenza mia, farà finta di essere una conforme per farsi furba e andare avanti verso il suo obiettivo.
Essere diverse equivale ad essere codarde e a nascondersi dietro a tante scuse, ma in realtà riflette la paura che abbiamo del mondo e di chi ne è al timone.
Essere diverse però ha il suo vantaggio. I momenti in cui ti senti felice, voli più in alto degli altri.
1 commenti on "Diversitààààà, un elemento imprescindibile per una vita troppo instabile"
...quanto sono vere le tue parole e quanto sei una persona vera...essere autentici non è da tutti...troppe le paure delle critiche poca la volonta' di conoscersi davvero ed essere se stessi...brava leo
denise
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