Quando sentivo le coppie parlarne, anni luce prima che il pensiero del matrimonio mi avesse mai sfiorato, credevo che con "corso prematrimoniale" si intendesse un corso facoltativo di cucina e cucito, un manuale tipo della brava casalinga e dell'uomo attrezzo.
In seguito lo intesi più come una rimembranza dei corsi di religione pallosi e inutili, di quelli che , specie se serali, rischiavano di farti ronfare dopo la seconda preghiera dedicata agli sposi.
Pian piano qualsiasi informazione mi arrivasse a riguardo, era sempre circondata da un pezzo di scocciatura incellofanata. Ci misi poco a capire che quel corso lì, in qualsiasi modo possibile, avrei dovuto evitarlo, semmai un giorno mi sarei voluta sposare.
Quel giorno arrivò prima ancor di capire che cosa stessi facendo e lo ammetto, fui proprio io a pressare il mio povero maritino allora ventiduenne affinché potessimo giurarci amore eterno!
La verità è che trovai quel che cercavo e potevo fermarmi lì, ma mai e poi mai avrei rinunciato alla possibilità di avere una festa tutta mia! Altro che giuramento solenne, sarei l'ipocrisia in persona se negassi che la ragione principale per cui premevo tanto era il potermi vestire da principessa senza trovarmi in mezzo ad una festa di carnevale!
Purtroppo però, non sembrava possibile trovare il modo di baipassare quel fastidiosissimo corso. Mi chiedevo come potesse un prete "istruire" una coppia destinata a sopportarsi fino alla morte! Mi chiedevo cosa c'entrasse la preghiera con la decisione di formare una famiglia, e soprattutto perché nel 2006 c'era ancora l'obbligo di frequenza.
Eppure all'epoca devo dire che il più scettico e contrario era mio marito. Agnostico, miscredente, e con un'antipatia congenita verso la chiesa, il clero, i preti e tutto ciò che facesse parte della religione cattolica. Io, per mia natura incline ai sacrifici, mi dissi che poteva essere divertente e che forse avremmo imparato qualcosa.
Il corso durava un mese, più o meno dieci "sedute". Ricordo che alla prima eravamo un pò spaesati. Non so se perché era stata una dura giornata di lavoro o se per il troppo vino bevuto a tavola, ma ricordo poco interesse nei confronti delle altre coppie e di ciò che spiegava don Andrea. Ricordo che ad un certo punto mi svegliai dal torpore e mi resi conto che la voce non era più quella del prete ma cambiava alternandosi femminile-maschile-femminile-maschile...oddio, era il mio turno! Il nostro turno! Il prete mi chiese di presentarci, e di spiegare per quale ragione ci trovavamo lì. Io risposi che per quanto strano potesse sembrare, credevo ancora nel vero amore e volevo sigillare l'unione fra me e la mia metà. Non feci alcun riferimento a Dio, e credo che il parroco avesse capito che aveva a che fare con due pecorelle smarrite.
Ad un certo punto allungò ad ognuno di noi una specie di tesina, un manuale, un libro di testo, una raccolta di pensieri, preghiere e verità che ancora non conoscevo. Insomma, un testo povero nell'aspetto, scritto su carta riciclata, ma che credetemi, conteneva una fonte inesauribile di soluzioni ai problemi di ogni coppia.
Sfogliammo qualche pagina al volo mentre gli altri recitavano la preghiera a pagina 2, e capii che quel corso tutto sommato poteva davvero rivelarsi utile.
Fu dura non tirare il pacco all'ultimo momento per la seconda seduta, don Andrea fu chiaro ed onesto quando ci informò che bastava la presenza a due corsi per ricevere l'attestato. Ci fece capire che non potevamo andare lì contro la nostra volontà, sembrava sincero quando ci disse che capiva quanto dura dovesse essere uscire di casa con 3 gradi per frequentar un corso che ci vedeva del tutto disinteressati. Fu davanti a tale onestà che decidemmo (decisi) che l’avremmo dovuto seguire. Fu lì che decisi di prendere parte ai dibattiti, di seguire con attenzione le sue parole, le letture che ci proponeva e che sentiva di voler discutere con noi. Io e mio marito mentre tornavamo a casa continuavamo a parlare dell'argomento, esprimendo la nostra opinione, la nostra posizione.
Quel libro ci stava davvero facendo capire quali difficoltà avremmo incontrato lungo il nostro matrimonio. Non proponeva soluzioni facendo riferimento alla Bibbia o al Vangelo, ma dava gli spunti giusti per riflettere, per essere consapevoli del passo che stavamo per compiere.
Non avrei mai pensato di dire un giorno che il corso prematrimoniale è stato un toccasana per la il nostro matrimonio, per la nostra vita di coppia. Davanti ad ogni difficoltà cui si scontra la nostra convivenza e coabitazione, ci tornano in mente quelle parole, quelle riflessioni e riusciamo, insieme, a superarle più facilmente.
Quel parroco, Don Andrea, sembrava si fosse sposato mille volte!
Qualsiasi sia il nostro modo di reagire durante i litigi, durante i periodi neri, durante le insicurezze emotive, era già tutto descritto in quel libro. Gli errori che avremmo commesso e che commetteremo, la difficoltà di capire la differenza fra l'uomo e la donna ed accettare queste differenze per trovare il metodo di comunicazione migliore.
Tutto, Don Andrea aveva previsto tutto. E se è vero che prevenire è meglio che curare, posso dire che se finora nessun litigio con mio marito è mai durato più di un paio d'ore, se sono riuscita a mettere da parte il mio caratteraccio e il mio orgoglio da vera terrona quale sono per fare il primo passo verso la riappacificazione, e se la stessa cosa spesso e volentieri è valsa per mio marito fino al punto in cui basta uno sguardo reciproco e un sorrisino per mettere da parte la rabbia e la frustrazione che troppo spesso riversiamo sull'altro, è grazie al corso prematromoniale.
Chissà, forse perché Don Andrea vive lo stesso amore nei confronti del suo Dio e riesce quindi a applicarne le difficoltà e le soluzioni sulla vita di coppia, sarà che abbiamo avuto un culo pazzesco e fra le mani abbiamo il manuale del matrimonio felice, o semplicemente perché come è ben noto agli studenti, ripassare per un esame leggendo il testo subito prima di andare a letto sembra essere il metodo migliore per ricordare anche dettagli che in altri momenti non avremmo ricordato.
E se quando vostro marito si rifiuterà di leggere la preghierina degli sposi insieme a tutti gli altri partecipanti al corso, voi lo fulminerete e scatterà il litigio furioso in macchina, forse sarà il caso di seguire anche il corso avanzato!
In seguito lo intesi più come una rimembranza dei corsi di religione pallosi e inutili, di quelli che , specie se serali, rischiavano di farti ronfare dopo la seconda preghiera dedicata agli sposi.
Pian piano qualsiasi informazione mi arrivasse a riguardo, era sempre circondata da un pezzo di scocciatura incellofanata. Ci misi poco a capire che quel corso lì, in qualsiasi modo possibile, avrei dovuto evitarlo, semmai un giorno mi sarei voluta sposare.
Quel giorno arrivò prima ancor di capire che cosa stessi facendo e lo ammetto, fui proprio io a pressare il mio povero maritino allora ventiduenne affinché potessimo giurarci amore eterno!
La verità è che trovai quel che cercavo e potevo fermarmi lì, ma mai e poi mai avrei rinunciato alla possibilità di avere una festa tutta mia! Altro che giuramento solenne, sarei l'ipocrisia in persona se negassi che la ragione principale per cui premevo tanto era il potermi vestire da principessa senza trovarmi in mezzo ad una festa di carnevale!
Purtroppo però, non sembrava possibile trovare il modo di baipassare quel fastidiosissimo corso. Mi chiedevo come potesse un prete "istruire" una coppia destinata a sopportarsi fino alla morte! Mi chiedevo cosa c'entrasse la preghiera con la decisione di formare una famiglia, e soprattutto perché nel 2006 c'era ancora l'obbligo di frequenza.
Eppure all'epoca devo dire che il più scettico e contrario era mio marito. Agnostico, miscredente, e con un'antipatia congenita verso la chiesa, il clero, i preti e tutto ciò che facesse parte della religione cattolica. Io, per mia natura incline ai sacrifici, mi dissi che poteva essere divertente e che forse avremmo imparato qualcosa.
Il corso durava un mese, più o meno dieci "sedute". Ricordo che alla prima eravamo un pò spaesati. Non so se perché era stata una dura giornata di lavoro o se per il troppo vino bevuto a tavola, ma ricordo poco interesse nei confronti delle altre coppie e di ciò che spiegava don Andrea. Ricordo che ad un certo punto mi svegliai dal torpore e mi resi conto che la voce non era più quella del prete ma cambiava alternandosi femminile-maschile-femminile-maschile...oddio, era il mio turno! Il nostro turno! Il prete mi chiese di presentarci, e di spiegare per quale ragione ci trovavamo lì. Io risposi che per quanto strano potesse sembrare, credevo ancora nel vero amore e volevo sigillare l'unione fra me e la mia metà. Non feci alcun riferimento a Dio, e credo che il parroco avesse capito che aveva a che fare con due pecorelle smarrite.
Ad un certo punto allungò ad ognuno di noi una specie di tesina, un manuale, un libro di testo, una raccolta di pensieri, preghiere e verità che ancora non conoscevo. Insomma, un testo povero nell'aspetto, scritto su carta riciclata, ma che credetemi, conteneva una fonte inesauribile di soluzioni ai problemi di ogni coppia.
Sfogliammo qualche pagina al volo mentre gli altri recitavano la preghiera a pagina 2, e capii che quel corso tutto sommato poteva davvero rivelarsi utile.
Fu dura non tirare il pacco all'ultimo momento per la seconda seduta, don Andrea fu chiaro ed onesto quando ci informò che bastava la presenza a due corsi per ricevere l'attestato. Ci fece capire che non potevamo andare lì contro la nostra volontà, sembrava sincero quando ci disse che capiva quanto dura dovesse essere uscire di casa con 3 gradi per frequentar un corso che ci vedeva del tutto disinteressati. Fu davanti a tale onestà che decidemmo (decisi) che l’avremmo dovuto seguire. Fu lì che decisi di prendere parte ai dibattiti, di seguire con attenzione le sue parole, le letture che ci proponeva e che sentiva di voler discutere con noi. Io e mio marito mentre tornavamo a casa continuavamo a parlare dell'argomento, esprimendo la nostra opinione, la nostra posizione.
Quel libro ci stava davvero facendo capire quali difficoltà avremmo incontrato lungo il nostro matrimonio. Non proponeva soluzioni facendo riferimento alla Bibbia o al Vangelo, ma dava gli spunti giusti per riflettere, per essere consapevoli del passo che stavamo per compiere.
Non avrei mai pensato di dire un giorno che il corso prematrimoniale è stato un toccasana per la il nostro matrimonio, per la nostra vita di coppia. Davanti ad ogni difficoltà cui si scontra la nostra convivenza e coabitazione, ci tornano in mente quelle parole, quelle riflessioni e riusciamo, insieme, a superarle più facilmente.
Quel parroco, Don Andrea, sembrava si fosse sposato mille volte!
Qualsiasi sia il nostro modo di reagire durante i litigi, durante i periodi neri, durante le insicurezze emotive, era già tutto descritto in quel libro. Gli errori che avremmo commesso e che commetteremo, la difficoltà di capire la differenza fra l'uomo e la donna ed accettare queste differenze per trovare il metodo di comunicazione migliore.
Tutto, Don Andrea aveva previsto tutto. E se è vero che prevenire è meglio che curare, posso dire che se finora nessun litigio con mio marito è mai durato più di un paio d'ore, se sono riuscita a mettere da parte il mio caratteraccio e il mio orgoglio da vera terrona quale sono per fare il primo passo verso la riappacificazione, e se la stessa cosa spesso e volentieri è valsa per mio marito fino al punto in cui basta uno sguardo reciproco e un sorrisino per mettere da parte la rabbia e la frustrazione che troppo spesso riversiamo sull'altro, è grazie al corso prematromoniale.
Chissà, forse perché Don Andrea vive lo stesso amore nei confronti del suo Dio e riesce quindi a applicarne le difficoltà e le soluzioni sulla vita di coppia, sarà che abbiamo avuto un culo pazzesco e fra le mani abbiamo il manuale del matrimonio felice, o semplicemente perché come è ben noto agli studenti, ripassare per un esame leggendo il testo subito prima di andare a letto sembra essere il metodo migliore per ricordare anche dettagli che in altri momenti non avremmo ricordato.
E se quando vostro marito si rifiuterà di leggere la preghierina degli sposi insieme a tutti gli altri partecipanti al corso, voi lo fulminerete e scatterà il litigio furioso in macchina, forse sarà il caso di seguire anche il corso avanzato!
1 commenti on "Il corso prematrimoniale"
Considerazioni interessanti, visto che sto giusto organizzando uno di questi corsi: magari ti cito :-)
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