Abita al primo piano del mio palazzo.
Ogni volta che lo incrocio si sta occupando di qualcosa che riguarda il condominio. E sì che anche oggi mi sono sentita in colpa mentre uscivo per uno dei miei giri inutili, mentre lui toglieva le erbacce dall'aerea verde circostante il palazzo. Lui, con i guanti da giardiniere e la faccia da illibato. Lui che come moglie ha un incrocio fra Crudelia Demon e Vanna Marchi. Lui che una sera non gli partiva la macchina e sua moglie da dentro l'abitacolo mentre lui spingeva con tutta la sua poca forza da uomo magro e delicato, gli sputava insulti che nemmeno mio marito la prima settimana di amore sordo e cieco avrebbe sopportato. Tanto che dalla finestra li guardavo con tanta tenerezza ed intanto toccavo ferro sperando di non diventare come loro dopo dieci anni di matrimonio. Quando però poco dopo la moglie ha preso il posto del marito e si è messa a spingere mentre l'uomo playmobil al volante cercava di dare gas, mi sono staccata dalla forchetta d'acciaio pensando che NO, NOI DUE NON CI RITROVEREMO MAI COSI'.
L'uomo playmobil ha comprato una pianta, dopo solo un mese che il condominio veniva aperto ai condòmini. Un palazzo nuovo, pulito, con tanto di ascensore funzionante e di entrata di marmo. "Amore ma la pianta all'entrata c'è sempre stata?". No, l'ha messa l'uomo playmobil". "Ah, ok, ma è gratis?". "A quanto pare, a lui piace fare regali".
L'uomo playmobil passa i suoi week-end in garage a montare non si sa cosa. E quando ha finito nel suo garage, aiuta il vicino, offrendosi di sistemargli la mattonella scheggiata del suo posto auto. E se il vicino gli risponde "ma no dai, non ti preoccupare", lui lo implora e dieci minuti dopo scende con il suo container di attrezzi e si mette a lavorare. Ma se lo guardi in faccia non sembra esserne felice, a dire il vero l'uomo playmobil non ha espressione. Sembra una maschera di plastica, con un semi-sorriso di circostanza e uno sguardo inanimato.
L'uomo playmobil ogni tanto balbetta, specie se parla con le donne. E dire che è anche un uomo piacevole, sulla cinquantina, con tanti capelli neri, disegnati sulla sua faccia tonda, sempre uguali, della stessa lunghezza e dello stesso colore. Ha balbettato soprattutto quel giorno in cui è venuto a suonare a casa nostra e ci ha allungato un foglio. Sul foglio venivano scritte alcune regole da seguire, destinate a noi e ai condòmini di fronte con i quali ci eravamo proposti come addetti alle pulizie del condominio. Era venuta fuori questa nostra idea in una delle poche riunioni, cosicché sia noi che loro avremmo potuto risparmiare e pagare una quota minore, visto che l'abitare al terzo e ultimo piano ci aveva resi i condòmini più spesati del pianeta.
La proposta sembrava essere stata accolta senza discussioni né polemiche, fino a quando quel foglio di carta con le regole da seguire per una buona pulizia del palazzo, da compilare attentamente affinché venissero indicati i giorni delle pulizie, le ore dedicate alle pulizie, i prodotti utilizzati per le pulizie, fecero girare i coglioni ai condòmini di fronte.
Perché diciamocela tutta, a noi l'uomo playmobil fa un pò pena e non avremmo mai potuto vedere in quel gesto un atto offensivo. Purtroppo, i condòmini di fronte hanno sessantanni di cui quaranta passati a lottare in altri mille condomini e di queste cose ne hanno già vissute abbastanza, ecco perché da allora siamo tornati a pagare le nostre spese condominiali per intero e con l'uomo playmobil se la vedono direttamente i pachistani che vengono a pulire.
Tanto fra omini playmobil ci si capisce meglio.
Da allora, l'uomo playmobil ci saluta a malapena, nonostante la sua telefonata di scuse nei nostri confronti pareva essere stata chiarificatrice. Mio marito stava per frustarsi con il cavo del telefono dopo solo mezz'ora di conversazione "non si preoccupi, signor P., per noi va bene così, non ce la siamo presi, glielo assicuro, sì sì ha ragione, i F. hanno esaagerato nella loro reazione ma per noi non ci sono problemi, non ci siamo offesi stia tranquillo solo che capirà che non possiamo pulire da soli quindi è meglio richiamare l'impresa di pulizie, no non non si preoccupi non abbiamo bisogno che ci paghi le tre giornate di pulizia...tanto lei...va bene ti do del tu, tanto tu hai comprato la pianta...sì sì, scusami, le piante, avevo dimenticato che ora sono due...."
L'uomo playmobil non ha figli ma una volta l'abbiamo beccato che usciva un sabato sera con un ragazzino che avrà avuto a malapena vent'anni. Da lì ci siamo fatti mille viaggi, alcuni lo ammetto, un pò perversi.
L'uomo playmobil in questo momento mentre io cazzeggio sul web sta dando acqua alle piante,
ed io ogni volta che esco mi sento un'imbecille davanti a tanto lavorare. E anche oggi, mentre spazzava le foglie per terra, dopo averlo salutato con la coda tra le gambe e lo sguardo abbassato, mi sono chiesta se una parte dei milleduecento euro di condominio che pago all'anno in qualche modo siano destinati a lui. Perché se così non fosse, l'uomo playmobil è la persona più generosa e sfigata che esista sulla faccia della terra.
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